Preparazione:
- Con le uova, il latte e la farina, fare una sfoglia di pasta sottile ma consistente e tagliarla a strisce larghe circa 15 cm.
- Per il ripieno passare la ricotta al passatutto e impastarla insieme con due uova, eventualmente aggiungendo un altro rosso se l’impasto fosse troppo molle, unirvi la cannella in polvere, la buccia grattugiata di un limone, uno o due bicchierini di rhum e lo zucchero in quantità variabile, fino ad ottenere un composto di giusta consistenza e del gusto desiderato.
- Depositare con un cucchiaio tante pallottoline sulle strisce di pasta, a distanza di 10-12 cm una dall’altra, piegare la pasta in due a ricoprire le pallottoline, e con una rotellina apposita ritagliare i ravioli, a forma di mezzaluna, comprimendo bene i bordi, in modo da far aderire i lembi della pasta. Mettere sul fuoco una pentola molto larga contenente acqua leggermente salata, quando questa sarà giunta ad ebollizione immergervi con una ramina i ravioli, senza sovrapporli, e lasciarli cuocere per 5 minuti prima di estrarli di nuovo, per poi disporli ad asciugare sopra un panno pulito di cucina.
- Quando sono asciugati, con la solita rotellina eliminare il più possibile i bordi, essendo questa parte troppo spessa e non molto gradevole, ma evitando allo stesso tempo di aprire il raviolo, disporli su un piatto da portata, spolverizzarli con zucchero e cannella, spruzzandovi poi il misto di liquori, a piacimento, che tradizionalmente consisteva in Rhum e Alchermes.
Storia:
A questa ricetta sono legati i ricordi della mia infanzia, quando la mamma preparava grandi piatti di questi ravioli, vivacemente colorati di rosso per il bagno di Alchermes e dal profumo invitante di cannella. Era una delle sue specialità, ed è per questo che ho voluto ricordarli con il suo nome. Infatti, pochissime famiglie a Tuscania, la città dove sono nato e dove ho appunto trascorso la mia giovinezza, usavano questo metodo di cottura, che aveva l’unico difetto di rendere questi ravioli talmente delicati da poterne mangiare in quantità irripetibile, complice forse anche la giovane età. Comunque un invito alla prova vorrei rivolgerlo alle donne di casa che amano ancora perdere un poco di tempo in cucina, raccomandando loro di usare possibilmente ricotta fresca di sola pecora.